domenica, aprile 13, 2014

Non può piovere per sempre.

ANTEFATTO N.1
Alle ore 5.30 (AM) del 12 aprile un fragoroso botto mi sveglia di soprassalto in piena fase REM. Trovato a tentoni l'interruttore della luce (e soprattutto recuperati gli occhiali), la scena che mi si para davanti è la seguente:  la foto della Roma 82-83, appoggiata alla parete della mia libreria, quinto scaffale, è a terra. Considerando che era appoggiata alla parete e che la libreria è profonda 35 centimetri, ha quantomeno fatto una capriola su se stessa per poter atterrare sul pavimento. Il vetro è miracolosamente intatto. 
Risultato: chiunque mi conosca un po' capirà che stato di ansia abbia potuto generare tale accadimento.

ANTEFATTO N.2
Qualche ora prima di suddetto avvenimento (quindi tecnicamente dovrebbe essere questo l'antefatto 1 o quantomeno l'antefatto zero, ma ormai l'ho scritto dopo e trovo inutile un lavoro di ctrl-x/ctrl-v), mi sono trovata a prendere una decisione abbastanza difficile per il bene mio e di tutta la mia santa serenità anche se alla fine chi ci perde veramente a ben vedere sono io ma spesso cancellare un file non basta, tocca pulire la cache e per garantire un reboot veloce, anche formattare. E per una che si tiene i biglietti del cinema dal 1995 capirete che è un'operazione un filino penosa.
Risultato: quelli colti direbbero che me rode er culo.

La sommatoria dell'antefatto 1 e dell'antefatto 2 (che poi era l'uno) determina un arrivo a questa partita:

a) con delle aspettative abbastanza elevate e un'ansia da record che qualcosa possa andare male
b) con un desiderio abbastanza inquietante di capitare in una qualsiasi rissa per dare due destri a qualcuno (il sinistro tra l'altro è infortunato e fasciato tanto per completare il quadro)

Vedo il mio amico Stefano abbastanza preoccupato del fatto che possa reagire con una capocciata alla prima provocazione utile (e una vocina dentro di me spera invece che succeda).
Comunque tranquillizzo lui e tutti che mi segnerò ad un corso di pre-pugilistica e non mi leggerete sui giornali (ma mai dire mai).

Ma c'è da dire che, nonostante le mie ansie e i miei impulsi omicidi, tutti intorno a me sembrano essere guidati da qualche forza divina che li fa essere tranquilli e sereni (o si saranno fatti di xanax non saprei). Tutti sicuri che ci sarà una vittoria, con tutti i 6 titolari in meno e Dodò sulla fascia. Provo un moto di invidia.

Tanto che quando il buon Rodrigo (sì, signori miei, ancora lui, ha preso il vizio e i vizi si sa è meglio non combatterli, un po' come non svegliare i sonnambuli), insacca un pallone sotto la Sud, io urlo in maniera assolutamente indecorosa mentre quello dietro a me sentenzia "oggi finisce tanto a zero".

E sta cosa mi fa riflettere su quanto questa stagione abbia cambiato il nostro modo di vivere le partite, su quanto senso di compattezza e maturità ci trasmettano gli 11 in campo, chiunque essi siano. Noi che stiamo tranquilli su un uno a zero, noi che siamo sereni che non ci befferà il giocatore "che segna il suo primo gol in A", con quanta calma ci si risiede convinti che dovremo rialzarci presto.
E per un qualche migliaio di persone che l'anno scorso c'avevano la tachicardia sul due a zero (e a cui poi veniva la gastrite quando perdevamo tre a due) direi che la stagione di quest'anno è stato tipo un percorso psicologico zen. Magari possiamo provare a scaricare l'abbonamento dal 730 come spesa medica, ci sono tutti i razionali.

Ed effettivamente gli altri due gol arrivano grazie a un gioco davvero spumeggiante, quasi a memoria e tale da farci dimenticare che quegli 11 insieme non hanno mai giocato nemmeno in allenamento.  A chiudere ci pensano Ljaic, su un passaggetto mica da ridere di De Rossi, e Gervinho per cui converrà approntare dei cartelli tipo Forrest Gump, "Stop Gervi", alla fine del campo altrimenti un giorno di questi ce lo ritroviamo sulla tangenziale.

Ed il bello è che quando Migliaccio/Diesel (che ha segnato un po' più di un gol nella massima serie), segna il gol della bandiera, nessun brivido corre sulla schiena ma tutti si incazzano perchè che siamo matti a prendere un gol? E devo dire, un po' mi fa sorridere questa nuova veste del tifoso romanista, come quello che scende le scale a 5 minuti dalla fine e ci saluta dicendo "E' che me so stufato di vince tutte le domeniche, vado a leva' la macchina prima che se scatena il panico". 
E' tutta un sorriso la Sud e credetemi, la Sud col sorriso è proprio bella da vedere. Ed un bel posto dove stare.

E quando l'arbitra fischia, andarsene non è così facile. Ci cantiamo tutta Grazie Roma mentre aspettiamo che la squadra venga a prendersi il doveroso omaggio, e poi attaccano Roma Capoccia. E che fai vai via? Poi per una che voleva fare a capocciate stasera direi che è un buon modo di sublimare.

Il bello del calcio, il bello di serate come questa, è che ti regala, tra pre-durante e post, due ore in una dimensione parallela, dove tutto quello che fino a prima ti ha preoccupato, ferito o deluso, rimane ai tornelli e perde senso di fronte all'unica cosa importante. Che alla fine dei 90 minuti ci sia una vittoria. 
Due ore di beato sticazzismo. Sti cazzi di tutto basta che vinca la Roma.
Poi ritrovi tutto, per carità, te lo ridanno quando esci, impacchettato e stirato, però per alcuni minuti ringrazi per il servizio deposito, metti tutto in tasca e ti godi quel sorriso ebete che hai in faccia e te lo senti scorrere dentro, come se ti stessero iniettando la felicità endovena. 
E' bello farsi di Roma, ci farei un pensiero se non lo avete mai provato.

E nonostante il meteo del cellulare visualizzi immagini con nuvole e pioggia, nemmeno una goccia ci sorprende lungo il percorso. Come mi ha ricordato un amico, "non può piovere per sempre" e tutti questi sorrisi che vedo sulla strada che porta all'obelisco, sono già uno spicchio di sole incoraggiante e la prova che se non ci pensa il Corvo, lasciate fare alla Lupa.

Che per una che odia gli ombrelli è un buon segnale.


1 commento:

PhilipDick ha detto...

Oh, io ci provo a chiedere al commercialista se posso scaricare l'abbonamento!

Con Rudi come condottiero come fai a non essere tranquilla? :)