domenica, maggio 05, 2013

L'eleganza del riccio

Dovevo essere a Firenze in Maratona centrale.
Posso dire, con ragionevole cognizione di causa, che sia stato un bene che i pianeti non si siano allineati perchè ciò accadesse. 
Dubito che mi avrebbero fatto uscire viva dallo stadio.
Mi è bastato osservare lo sguardo rassegnato di mia madre quando, al minuto 92 ho lanciato un urlo superiore a qualsiasi barriera del suono attualmente conosciuta, sdraiata sul tappeto in modalità tarantolata, per capire che la mia copertura all'Artemio Franchi non avrebbe retto.

E a Firenze non ci arriviamo ottimisti, tanto per usare un eufemismo.
Sarà Montella, sarà sto stuolo di ex che si palesano in ogni zolla di campo, sarà che a noi questi appuntamenti ci trovano sempre impreparati.

E' chiaro sin da subito che sarà una lunga partita.
E' chiaro sin da subito che sarà una sofferenza senza fine.
E' chiaro sin da subito che Aquilani e Pizarro c'hanno ancora un paio di conti in sospeso con noi.
E' chiaro sin da subito che c'è un motivo per cui la Fiorentina ha ceduto Balzaretti e tenuto Pasqual.
E' chiaro sin da subito che De Rossi ha rimosso dal suo vocabolario l'espressione "cambio di passo".
E' chiaro sin da subito che Totti vuole l'addendum del libro fotografico del Corriere di cui in giornata è uscito l'ultimo numero.
E' chiaro sin da subito che il problema non sarà sopravvivere al 26 Maggio, sarà arrivarci vivi.

Un sacco di cose sono chiare sin da subito. 

Tranne due:
1)  il naso rotto di Lobont, che speriamo si dissangui lentamente pur di non vedere Goigoechea tra i pali;
2) noi davanti alla porta.

Ma gira che ti rigira, chiara che ti rischiara, va a finire che di questa partita sono proprio queste le 2 cose che ricorderemo:
1) che Goigoechea ci ha salvato la partita su Ljajic
2) che alla fine non conta quante volte tiri ma quante volte la butti dentro. E che se batti un calcio d'angolo come si batte un calcio d'angolo può esser pure che basti una volta sola.

E sì, era rigore quello di De Rossi, l'ha presa con la mano....
E allora il gol di Turone? Ne vogliamo parlare?
C'est la vie.
Fa rima e c'è. 
Stacce.
Io me la godo è il punto è: sto a gode' come un riccio. 
Se po' di' riccio? 
E poco elegante?
Va be', famo che c'ho l'eleganza del riccio che gode.
Tanto è uguale.
Daje.


1 commento:

PhilipDick ha detto...

Io pure, io pure! Preferirei gode' con una riccia però :P
Mi accontento di una serata romanista, ma quanto toccherà soffri' nelle prossime settimane per un micragnoso quinto posto