venerdì, marzo 15, 2013

Extra omnes

Partiamo dal presupposto che:
1) ho tentato di dirottare il pullman della montagna verso Udine
2) il primo aperitivo sociale "per farci conoscere" l'ho tracannato in 6 minuti
3) ho cenato da sola con il maitre alle 19.30
4) arrivata alle 20.42 in camera ho trovato il telecomando di sky scarico e la reception ha passato brutti 2 minuti
5) dopo suddetti 2 minuti volevano ancora sapere se potevano addebitarmi 8 euro per la partita

Comunque al fischio di inizio ero carica e pronta all'assalto della classifica.
Io.
Loro un po' meno.

Partita tirata, ritmi bassini, Totti è sempre lì, capisce il tempo, capisce la velocità ma capisce solo lui.

A sbloccare però ci pensa Lamela, nell'unico episodio in cui il suo nome merita di essere menzionato. Per il resto...vuoto cosmico. In realtà il portiere ci mette del suo ma ultimamente non vale la pena di essere schizzinosi.
Il tempo passa noiosamente, dietro il solito disastro, davanti il solito deserto.

Si passa dal primo al secondo tempo senza grandi episodi degni di nota.

Ma ognuno ha i suoi fantasmi e i propri incubi. Il mio si chiama Muriel e proprio sotto Pasqua lo scorso anno ci infliggeva a Lecce una delle più cocenti umiliazioni del projecto.

E sia mai che si possa essere più forti delle proprie paure. Stek, alla ricerca di se stesso, ignora il pallone che gli passa sotto le gambe che neanche saponetta Fiori dei bei tempi fece di meglio.

1 a 1 e fine dei giochi.

Giusto il tempo per sognare la botta di culo quando l'Udinese rimane in 10 ma considerando che noi si giocava in 8 senza De Rossi, Lamela e Osvaldo non è che poi si potesse sperare tanto, soprattutto quando il fu Cipolla sbaglia un gol che voleva dire 3 punti.

Perché, nei miei pronostici alla Borgorosso, io ci avrei messo una X su questa partita. Poi quando vedi che non è più l'udinese del gioco-champagne e dei giovani talenti immarcabili, un pensierino ce lo fai, é umano.

Questa non é la strada per andare in paradiso.

Ma poi quando la sera dopo, mentre fai un minimo di vita sociale con gli altri sciatori, il cellulare vibra con notizie assai interessanti da Montella e Gilardino...be', d'altronde chi non ha commesso qualche peccatuccio? Noi più di altri, neanche a dirlo, siamo esperti in peccati di presunzione ed esaltazione precoce ma visto che siamo in vista dell'indulgenza  plenaria e tocca anche ricominciare da capo, vale la pena giocarci le ultime cartucce.

Extra Omnes sarebbe stato da gridare, visto il clima da conclave. E la chiave da buttare in qualche fratta di Trigoria.

E invece ti ritrovi a guadagnare un punto invece che perderne due.

E con un nuovo Papa che prende il nome del Capitano.

Daje che di fumate bianche ce ne servono solo altre 10.





Nessun commento: