mercoledì, novembre 28, 2012

Il mistero degli accendini


Ci sono molti misteri a cui la scienza non ha saputo  dare ancora una risposta: gli ufo, i cerchi nel grano, il calendario Maya, Atlantide, l’utilità delle zanzare, il proyecto di Luis Enrique ma il mistero più grande, la cui risoluzione mi preme urgentemente trovare, è quello della scomparsa degli accendini.

Tocca trovare una spiegazione: personalmente ho sviluppato questa teoria per cui gli accendini tendono a smaterializzarsi dalla tua tasca, dalla tua borsa e dai tuoi cassetti per materializzarsi nella tasca, borsa o cassetto di qualcun altro.

In senso assoluto ciò dovrebbe garantire che il numero di accendini nel mondo sia costante ma, a volte, deve succedere che qualcosa non funzioni nel meccanismo o che non tenga in considerazione le necessità e i tempi di utilizzo, altrimenti non mi spiego come sia possibile che, se fino a ieri avevi la certezza di avere 4-5 accendini in casa, ti ritrovi, dopo averla smontata (la casa), ad accenderti la sigaretta con la macchina del gas.

Potrebbe essere che la smaterializzazione e la ri-materializzazione non siano contestuali e che questi accendini rimangano per un tempo tendente da zero a infinito in una dimensione parallela.

Potrebbe anche essere colpa degli alieni o degli umpa lumpa a dirla tutta.

Ma la teoria del passaggio di proprietà dimensionale è secondo me l’unica che spiegherebbe come mai, dopo 24 ore dalla succitata scomparsa, sia spuntato da una mia borsa un bic, di cui rinnego l'acquisto, che recita un assai equivoco e malizioso “Suck my lollipop”.



Oppure gli alieni e gli umpa lumpa hanno un gran senso dell’umorismo.

Mistero, signori miei. Mistero.

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